«Almanacco del Grigioni Italiano»
Articolo - «Almanacco del Grigioni Italiano»
L’«Almanacco del Grigioni Italiano» è edito dalla Pgi sin dalla sua fondazione nel 1918 con la volontà di «rispecchiare ogni manifestazione di vita grigionitaliana». È la pubblicazione storica del Sodalizio con la maggiore diffusione: l’«Almanacco» viene infatti distribuito a tutti i fuochi della Bregaglia, del Moesano e della Valposchiavo e conta alcune centinaia di abbonati anche nel resto della Svizzera, per una tiratura complessiva di circa 8'000 copie.
Per abbonarsi all’«Almanacco»: ordinazioni@pgi.ch
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Redazione
Indice e archivio storico
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Le edizioni a partire dal 2009 sono in formato digitale per il web. Le edizioni dal 1919 al 2008 sono scansioni OCR messe cortesemente a disposizione dal prof. dr. dr. h.c. Andreas Kley. A lui e alla Biblioteca Jakob Jud dell'Università di Zurigo, come anche alla Biblioteca cantonale dei Grigioni (per l'edizione 1920), esprimiamo i nostri più sentiti ringraziamenti.
Ringraziamo sin d'ora gli utenti per la segnalazione di singole pagine eventualmente mancanti.
Condizioni di utilizzo
Tutti i diritti sono di proprietà della Pro Grigioni Italiano. I documenti sono liberamente disponibili per scopi non commerciali nell'insegnamento e nella ricerca nonché per uso privato. La riproduzione e la traduzione di testi e immagini è consentita previo accordo con l’Editore (info@pgi.ch).
Note storiche
Dal 1918/1919 un’apposita commissione costituita dalla Pro Grigioni Italiano cura l’edizione dell’«Almanacco del Grigione Italiano», continuando la serie del «Calendario del Grigione Italiano» dato dalle stampe dalla Tipografia Menghini di Poschiavo fin dal 1854. Dal 1921, tuttavia, le due pubblicazioni si separano e la stampa del ribattezzato «Almanacco dei Grigioni» viene affidata ad alcuni editori con sede a Coira. Dal 1922 la redazione è affidata alle mani di Arnoldo M. Zendralli, fondatore e presidente della stessa Pro Grigioni Italiano. Le copertine delle prime annate riproducono opere di artisti grigionitaliani quali Giovanni Giacometti, Augusto Giacometti, Gottardo Segantini, Giuseppe Scartezzini e Gustavo de Meng. Alla fine degli anni 1920 l’«Almanacco» è stampato in 400 copie. Dal 1939 la redazione viene affidata a Renato Stampa, affiancato da Carlo Bonalini e don Felice Menghini. Dall’edizione del 1942 la stampa torna ad essere affidata alla Tipografia Menghini di Poschiavo, fondendo in una sola pubblicazione «Almanacco dei Grigioni» e «Calendario del Grigioni Italiano». Dal 1967 la pubblicazione riprende il nome di «Almanacco del Grigioni Italiano».