Promozione e difesa dell’italiano
Articolo - Promozione e difesa dell’italiano
La Costituzione federale (art. 70) riconosce l’italiano quale lingua ufficiale della Confederazione con pari diritti rispetto a quelli del tedesco e del francese. Lo stesso fa la Costituzione dei Grigioni (art. 3), dichiarando tedesco, romancio e italiano «lingue equivalenti» del Cantone.
Ciò sancisce non soltanto una parità formale, ma anche un diritto concreto delle persone di lingua italiana in Svizzera a poter godere di un sistema di «servizio pubblico» (nell'amministrazione, nella sanità, nell’informazione, nella cultura ecc.) nella propria lingua al pari delle comunità linguistiche maggioritarie.
Purtroppo questo principio troppe volte non è rispettato: chi, per esempio, non ha mai fatto l’esperienza di leggere traduzioni di testi ufficiali di scarsa qualità o imbattersi in portali internet, formulari, lettere ufficiali, semplicemente non tradotti in italiano o tradotti solo in parte?
A questi pochi esempi potrebbero esserne aggiunti molti altri. Per questo motivo la Pgi invita a segnalarle ogni inadempienza verso l’italiano da parte delle autorità e dei servizi a favore del pubblico ad ogni livello. Queste segnalazioni ci permetteranno di formulare richieste più specifiche e urgenti all'indirizzo delle competenti autorità.
Premio «Fatti di parole»
Con questo premio, nato in una nuova veste nel 2020, la Pro Grigioni Italiano riconosce chi si sforza di migliorare lo statuto dell’italiano nel novero delle lingue ufficiali cantonali e federali. La posizione dell’italiano nel Canton Grigioni e in Svizzera deve tendere a un riconoscimento “di fatto”, quotidiano, consueto, e non soltanto giuridico o formale.
Il nuovo premio intende individuare buoni esempi di valorizzazione e di rispetto della lingua italiana, a prescindere se il contesto di riferimento sia in ambito ufficiale amministrativo, economico, culturale, o altro. Lo fa con uno spirito propositivo e sereno, nonché collaborativo nei confronti delle altre realtà linguistiche e mira ad alimentare l’autostima degli italofoni, a tutti i livelli.
Il nuovo concetto e il relativo regolamento sono stati elaborati coinvolgendo una persona attenta alle questioni di politica linguistica e di comunicazione, Danilo Nussio. Dallo scorso gennaio è stato incaricato dal Consiglio direttivo della Pgi, al fine di proporre una strategia che potesse interessare anche i “non addetti ai lavori”, ossia semplici cittadini coscienti della responsabilità personale e collettiva insita nell’appartenenza a una minoranza linguistica che con il loro agire contribuiscono alla costruzione dell’identità grigionitaliana e svizzeroitaliana.
Parallelamente è stato prodotto in legno di castagno, quale simbolo di un materiale tipico del Grigionitaliano. Si tratta di una grande ‘P’ intagliata, che si ricollega al nome del premio «Fatti di parole» come pure all’ente erogatore. La ‘P’ poggia su una lastra in pietra naturale della Bregaglia.
Le parole hanno un peso, la lingua nella quale vengono pronunciate pure, così come i fatti che le rendono onore.
La commissione di nomina è quindi alla ricerca di validi candidati e accetta volentieri eventuali segnalazioni in tal senso.
Premio «Cubetto Pgi»
Dal 2006 al 2016 il Sodalizio ha assegnato il «Cubetto Pgi», un premio ai difensori e ai promotori dell'italiano per onorare il coraggio civile di chi ha difeso nel quotidiano l’uso dell'italiano, con gesti concreti, piccoli o grandi che siano. Il premio rappresenta un riconoscimento a cittadini che, con i mezzi che sono loro propri, hanno segnalato mancanze nell'uso dell'italiano o promosso il suo utilizzo e il suo rispetto, contribuendo così a rafforzare l’identità plurilingue del Cantone dei Grigioni e della Svizzera.
Il vincitore del «Cubetto Pgi» è stato scelto dal Consiglio direttivo sulla base delle segnalazioni da parte dalle Sezioni e da parte di tutti gli interessati.
Il vincitore del «Cubetto Pgi» è stato scelto dal Consiglio direttivo sulla base delle segnalazioni da parte dalle Sezioni e da parte di tutti gli interessati.
Documenti
Attestato di buona pratica «DigITalè»
La Pgi suggerisce un buon proposito per il 2020 e lancia una campagna di sensibilizzazione sulla presenza della lingua italiana nei portali digitali ufficiali del Canton Grigioni: DigITalé! Pro Infirmis Grigioni riceve l'attestato e diventa un modello da seguire.
Il progetto, denominato DigITalé, vuole essere uno stimolo e un atto di incoraggiamento, destinato agli enti che ancora non hanno tradotto i loro siti internet, invitandoli a dotarsi di una versione italofona e romancia.
Da una prima analisi la Pgi nota infatti che molti uffici in ambito sociale - consulenze o mediazioni - oppure in ambito culturale e formativo - musei o scuole - o ancora in ambito sportivo e turistico, non propongono alcun contenuto nelle lingue minoritarie cantonali. A volte sono tradotte le informazioni basilari, ma poi tutti i formulari o i dati specifici sono forniti esclusivamente in tedesco. Una vera lacuna, che potrebbe essere facilmente colmata, investendo nelle traduzioni e mettendo quindi veramente a beneficio degli utenti di tutto il Cantone, senza pregiudicare nessuno, i servizi offerti e propriamente rivolti alla popolazione.
La Pgi suggerisce dunque di adottare questo ‘buon proposito’ per il 2020, affinché si possa raggiungere l’obiettivo, più volte citato in svariati consessi, di una maggior coesione cantonale, linguistica e culturale e di una parità di trattamento delle lingue cantonali ufficiali.
A titolo di esempio, il presidente della Pgi Franco Milani consegna 'un attestato di buona pratica' alla direttrice di Pro Infirmis Grigioni Katrin Thuli-Gartmann e al presidente della Commissione cantonale, Onorevole Martin Candinas. L’istituto compare con un portale completamente tradotto nelle tre lingue cantonali (esclusi i rapporti di attività e il programma dei corsi), auspicando che altri ne traggano ispirazione.
Servizio al Quotidiano, 29.01.2020
(dal minuto 31.58)
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