Augusto Giacometti
Articolo - Augusto Giacometti
La Fondazione A. M. Zendralli ha ripubblicato in forma anastatica il volume del 1936 dedicato ad Augusto Giacometti dal fondatore della Pgi, uno tra i primi grandi sostenitori dell’opera dell’artista bregagliotto. La riedizione è arricchita da un’introduzione dello storico dell’arte Beat Stutzer, già direttore del Museo d’arte dei Grigioni.
Augusto Giacometti nacque a Stampa nel 1877. Formatosi come insegnante di disegno a Zurigo, continuò gli studi d’arte a Parigi. Durante il suo soggiorno a Firenze (1902–1915), si confrontò con i maestri del primo Rinascimento e dal 1908 insegnò disegno figurativo all’Accademia internazionale dello scultore lucernese Joseph Zbinden. Dopo aver acquistato il suo atelier a Zurigo nel 1915, ottenne le prime commissioni per dipinti murali e pitture su vetro. Nel 1917 entrò in contatto con i dadaisti Tristan Tzara, Marcel Janco, Sophie Taeuber-Arp e Hugo Ball. Dal 1918 al 1920 fece parte del gruppo di artisti «Das Neue Leben». Con esposizioni a Berlino, Parigi e Milano, dalla fine degli anni Venti conseguì i primi successi internazionali. Nel 1932 partecipò alla XVIII Biennale di Venezia. Il 9 giugno del 1947 morì a Zurigo all’età di settant’anni. Legato al liberty e al simbolismo, è considerato un pioniere dell’arte astratta.
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