Rapporto sulla situazione dei media nel Canton Grigioni | Pro Grigioni Italiano

Rapporto sulla situazione dei media nel Canton Grigioni

Articolo - Rapporto sulla situazione dei media nel Canton Grigioni

Dopo tre anni di attesa, giovedì scorso il Governo retico ha pubblicato il rapporto scaturito da un'interpellanza del granconsigliere Manuel Atenes, per la quale la Pgi aveva sin da subito espresso il suo sostegno (vedi articolo del 2017). 

Il Dipartimento dell’educazione, cultura e protezione dell’ambiente (DECA) del Cantone dei Grigioni ha affidato all’istituto per la gestione dei media e della comunicazione (MCM-HSG) dell’Università di San Gallo (HSG) e all’Istituto per Multimedia Production (IMP) della Scuola universitaria professionale dei Grigioni il compito di valutare la situazione del panorama mediatico cantonale con l’obiettivo di identificare delle misure di sostegno agli organi d’informazione regionali e locali.

Il riassunto - in italiano - e il rapporto completo - in tedesco - sono scaricabili dal sito preposto, di cui riportiamo i punti salienti e le principali raccomandazioni. 

Ai fini delle indagini perseguite, la relazione risponde a tre domande prioritarie: 1) I media grigionesi sono stati in grado di sfruttare le evoluzioni dall’inizio del millennio? 2) Come supportare la comunicazione regionale in tutte e tre le lingue? 3) Le misure di sostegno possono contribuire a migliorare la sostenibilità dei media grigionesi? In generale, i risultati disponibili indicano che sussiste un interesse per i contenuti giornalistici locali ma, che, al contempo, non vengono sfruttate appieno le possibilità della trasformazione digitale. Inoltre, il Cantone potrebbe integrare i fondi federali con misure mirate al fine di favorire una comunicazione trilingue più efficace.

Il ventaglio d’interventi a sostegno dei media proposti nella relazione si distinguono in due grandi categorie: misure di sostegno senza impatto finanziario e misure di sostegno con impatto finanziario.

Le prime riguardano  la partecipazione dei media regionali e locali ad attività esistenti, in particolare pubblicità e informazioni ufficiali, alle istituzioni cantonali e regionali. 

Le seconde si sviluppano attorno alla proposta di creare un'agenzia di lingua italiana basata sul modello FMR (Fundaziun Medias Rumantschas).  
La Pgi considera che questa proposta potrebbe effettivamente cambiare la struttura e le tipologia delle informazioni in lingua italiana nel panorama mediatico grigionese, dove sono soprattutto le notizie sovraregionali o cantonali ad essere lacunose. 

Per realizzare questo progetto si suggerisce di aumentare il grado d’impiego della redazione regionale di Coira dell’agenzia Keystone-ATS che passerebbe dall’attuale 50% al 100%, di supportare i portali di lingua italiana (eventualmente sotto forma di formazione linguistica), di rinnovare l’infrastruttura online dei portali in lingua italiana (ilbernina.ch, ilmoesano.ch, labregaglia.ch).

Le altre raccomandazioni concernono il sostegno alla trasformazione digitale dei media, la costituzione e il supporto di una redazione perlomeno bilingue, l’aiuto alla trasformazione digitale tramite uno specifico fondo finanziario agli operatori del settore e la promozione dell’alfabetizzazione mediatica tra i giovani mediante il coinvolgimento di esperti e di aziende del settore. Inoltre si raccomandano delle misure dopo la crisi dettata dal COVID, ossia contribuire al sostegno federale per i costi di distribuzione dei giornali e di dare in modo rapido e in forma temporanea delle sovvenzioni ai media online e alle redazioni giornalistiche.

Anche se il futuro dei media grigionesi dipenderà da vari fattori, si attende con ottimismo l'esito della  votazione del 13 febbraio 2022. Questo appuntamento si conferma essere importantissimo, dato che si deciderà in merito al pacchetto in favore dei media, con cui nei prossimi sette anni verranno aumentati gli attuali finanziamenti, rendendo possibile il sostegno ai media privati svizzeri a livello locale, regionale e nazionale. La Pgi raccomanda di votare «sì», affinché queste misure possano aggiungersi a quelle proposte dal Governo cantonale.