Con il progetto « Gri-cettario – pietanze tipiche del Grigionitaliano» la Pgi ha deciso di dare spazio a piatti tipici del Grigionitaliano, combinando la tradizione con l’innovazione, attraverso una serie di video ricette.
Le cucine di alcune/alcuni cuoche/cuochi (professionisti o appassionati) del Grigionitaliano diventano uno spazio condiviso, a partire dal quale si cercherà di svelare i segreti di quelle ricette tipicamente attinenti alla tradizione popolare locale, rielaborando in chiave moderna una versione facilmente replicabile da tutti. Le ricette saranno commentate e spiegate nel dialetto del luogo, in modo da stimolare e tramandare le parole che spesso accompagnano e descrivono i piatti. Ogni ricetta sarà dotata da una nota storica e avrà sottotitoli in italiano, al fine di garantirne la comprensione.

Solitamente per le pietanze ‘di un tempo’ si usavano prodotti genuini e sostenibili, quindi l'intero progetto intende rivalutare quanto è possibile ottenere con “materie prime” o con alimenti a ridotto impatto ambientale e arricchire le nostre abitudini culinarie a volte impoverite dalla frenesia moderna.

Un modo per reinterpretare - valorizzandola - la nostra tradizione, in una raccolta che racchiude varie ricette provenienti dal Grigionitaliano.

La prima puntata vede protagonista il Moesano.

Elga Guerini ci presenta la Torta de pan e i Polt, nel dialetto di Roveredo.  Elga ha da sempre la passione per la cucina e le ricette tipiche regionali; da qualche anno è l’apprezzata cuoca delle scuole elementari e dell’infanzia di Roveredo. Grande amante del dialetto, ha aderito con entusiasmo al progetto Gri-cettario della Pgi.
Il filmato è curato dall’operatrice culturale Silva Brocco, con il sostegno tecnico di Gianmarco Peroschi. 

Nella seconda puntata presentiamo una ricetta valposchiavina. 

La signora Maria Lavizzari, da nubile Gianoli, ha aperto le porte della propria cucina a Privilasco (San Carlo) per presentarci nel dialetto di Poschiavo li manfriguli. Appresa dalla madre, Maria ha in dotazione una padella di ghisa secolare adatta per realizzare questi pezzettini di pastella abbrustolita, realizzata con farina nera e bianca.
Ad accompagnarci alla scoperta di questa pietanza, è presente anche sua sorella Paola Gianoli Tuena che all’interno del stesso filmato ci rivela una versione creata per le persone che hanno intolleranze al glutine e ai latticini.

Il filmato è curato dall’operatore culturale Giovanni Ruatti, con il sostegno al montaggio di Gianmarco Peroschi.

Nel documento sottostante puoi scaricare la ricetta, con la presentazione contestualizzata. 

La terza puntata è dedicata ad una ricetta bregagliotta.

Siamo entrati nella cucina della signora Cristina Giovanoli a Vicosoprano e ci ha spiegato nel dialetto di Castasegna come preparare la Castagna cöcia che si mangia per la festa del Calendimarzo, ossia il 1. marzo. Cristina ha imparato a cucinare così le castagne da una contadina di Castasegna, dove è nata e cresciuta prima di spostarsi a Vicosoprano.

Il video è curato dall'operatore culturale Marco Ambrosino, con il supporto tecnico di Gianmarco Peroschi. 

Nel documento sottostante puoi scaricare la ricetta, con la presentazione contestualizzata. 

È la Calanca la protagonista della quarta puntata del nostro «Gri-cettario - pietanze tipiche del Grigionitaliano».

Ad accoglierci, questa volta, è stata Elvira Papa, che ci ha mostrato come si preparano gli gnocchi da la palétta. Cuoca presso le scuole comunali di Castaneda, Elvira ci ha svelato i segreti di questo piatto tipico, appreso nella cucina della mamma e della nonna e ancora oggi amato da grandi e piccoli.

Il filmato è curato dall’operatrice culturale Silva Brocco – Ponzio con il supporto tecnico di Gianmarco Peroschi.

Sotto Documenti puoi scaricare la ricetta, con la presentazione contestualizzata. 

Nella quinta puntata del «Gri-cettario» si viene accolti in una casa di Brusio in Valposchiavo.

Daniele Dorsa ci ospita nella sua cucina in una fredda giornata invernale e ci presenta il ris cundì nel dialetto di Brusio ( si chiama ris cönsc nel dialetto poschiavino). Squisita ricetta casereccia della Valposchiavo, il ris cundì è un piatto che si prepara soventemente nelle cucine della valle.

Il filmato è curato dall'operatore culturale Giovanni Ruatti, con il supporto tecnico di Gianmarco Peroschi.

Nel documento sottostante puoi scaricare la ricetta, con la presentazione contestualizzata. 

Torniamo in Val Calanca per la sesta puntata del nostro «Gri-cettario».
Questa volta è Sandra Fumi ad accoglierci nella sua cucina in Augio e a mostrarci come si prepara la Mazzafam.

Grande protagonista della cucina povera dei nostri avi, la Mazzafam – come si evince dal nome, che significa “ammazza fame” – si compone di ingredienti semplici, ma capaci di saziare rapidamente. Benché meno presente sulle nostre tavole rispetto a un tempo, il suo sapore inconfondibile fa parte della memoria di tutti noi.

Il filmato è curato dall’operatrice culturale Silva Brocco – Ponzio, con il supporto tecnico di Gianmarco Peroschi.

Nel documento sottostante puoi scaricare la ricetta, con la presentazione contestualizzata.

Prosegue anche nel 2022 la serie di filmati sulle pietanze tradizionali del Grigionitaliano. Si parte dalla Valposchiavo con due prelibatezze dolciarie, da leccarsi i baffi: i taschétt e i cocon. Ci insegna come farli la pasticciera Giovanna Tosio all’interno del suo laboratorio.

Taschétt e cocon sono leccornie della cucina valposchiavina, che si realizzano nel periodo di carnevale. In queste settimane che anticipano la Quaresima la pasticciera Giovanna Tosio propone questi dolci ai clienti della sua panetteria e pasticceria "Viva la Pasta". Nel filmato ci invita a seguirla nella preparazione di queste delizie che piacciono ai grandi e ai piccini, e che lei ha imparato a cucinare da sua nonna Rita.

Il «Gri-cettario» è modo per reinterpretare la nostra tradizione valorizzandola in una raccolta che comprende varie ricette provenienti dal Grigionitaliano.

Tutte le videoricette sono visibili anche sul canale YouTube dalla Pgi

Nel documento sottostante puoi scaricare la ricetta, con la presentazione contestualizzata.

Per questa puntata del nostro Gri-cettario andiamo in Bregaglia, a Casaccia, presso l'Hotel Stampa, dove incontriamo Alice Huber, che ci fa vedere come si prepara il camóc in fartémf, ovvero lo spezzatino di camoscio.

Si tratta di una ricetta legata alla tradizione della caccia, ma che molto ci dice anche sulle tradizioni culinarie di queste zone. Lo spezzatino di camoscio infatti è una pietanza che ben si sposa con i ritmi di lavoro per chi è solito lavorare all'aria aperta e questo permetteva agli abitanti della valle, dopo una preparazione iniziale, di continuare ad andare a lavorare sui prati o pascoli e poter rientrare, trovando un piatto rinvigorente cotto a puntino.

Il video è curato dall'operatore culturale Marco Ambrosino, con il sostegno tecnico di Gianmarco Peroschi. 

La decima puntata del nostro Gri-cettario ci riporta in Mesolcina. 

Questa volta è Mara Albertalli nella sua cucina di Roveredo e a mostrarci come si cucina el cunili in salmì. 

Composto di numerosi ingredienti, questo piatto fa parte della tradizione gastronomica del Moesano: Mara ci propone la versione tramandata all'interno della sua famiglia, ancora oggi molto apprezzata!

Il filmato è curato dall’operatrice culturale Silva Brocco – Ponzio, con il supporto tecnico di Gianmarco Peroschi.

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